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Fra le tante pubblicazioni che vedono la luce in questo periodo, in coincidenza con i cento anni dall'inizio della Grande Guerra, questa occupa un posto a sé, un "luogo editoriale" diverso che si pone da subito come un coinvolgente romanzo storico che, dalle prime battute, prende per mano il lettore e lo accompagna, insieme al protagonista del libro, per le vie di una città che conosciamo solo per sommarie descrizioni, per qualche cartolina che propone questo o quell'angolo di Taranto. La ricerca storica (qual è questo libro), introduce un personaggio non reale ma che interagisce con uomini e fatti e cose e strade realmente contemporanei alla vicenda e solidamente documentati: un avatar che potrebbe essere ognuno di noi, che si cala quasi inconsapevolmente in una realtà che (ri)vive con gli occhi di un giovane capitano tarantino ritornato nella sua città - lasciata anni prima per l'Accademia militare - in un momento drammatico e duro della sua storia e di quella nazionale, che assapora ogni istante della sua permanenza, ritrova tasselli di vita, odori, suoni e luoghi della sua infanzia che contribuiscono a ricomporre un puzzle, la sua vita di adolescente ....